Memorie della Radio e della Tv Apr 19, 2021
Memorie della Radio e della Tv Apr 19, 2021
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Caratteristica definizione di un’immagine HDTV (High Definition Television) che presenta 1250 linee orizzontali di risoluzione orizzontali, ovvero il doppio rispetto ai sistemi PAL e SECAM. L’equivalente per i sistemi NTSC è a 1125 righe
SEDICI NONI : formato dello schermo caratterizzato da un rapporto tra larghezza-altezza dell’immagine che risulta più larga del 33% rispetto ai televisori tradizionali il cui rapporto di immagine è 4:3.
One segment / Integrated Services Digital Broadcast – Terrestrial Utilizza uno dei 13 segmenti ISDB-T (HDTV usa gli altri 12 e uno è per la separazione dei canali). 1seg usa video H.264 e audio AAC. Supportato o in test da KDDI, Matsushita, NEC, Sanyo, Sony e dal governo brasiliano. Si tratta di un sistema sviluppato in Giappone, implementato commercialmente a partire da Aprile 2006. yuan pay group
3rd Generation mobile communications Supportato o in test da Hutchinson’s 3 UK, AT&T, MobyTV, Orange, Vodafone. La limitata capacità delle reti implica una capacità di trasmissione relativamente ristretta (di fatto si tratta di uno stream TV) e di conseguenza un notevole impiego di risorse.
Termine comunemente utilizzato per indicare il formato di un componente video digitale. I dettagli del formato sono specificati nello standard ITU-R BT.601. I numerali 4:2:2 indicano il rapporto della frequenza di campionamento del singolo canale della lumimanza rispetto ai due canali a sottrazione di colore. Ogni 4 campionamenti del canale della luminanza sono effettuati 2 campionamenti di ciascun canale a sottrazione di colore. (vedi ITU-R BT.601)
Standard di campionamento con riferimento a una frequenza ottenuta moltiplicando per 4 la frequenza di campionamento della sottoportante. Si utilizza nei sistemi digitali composti. Per il sistema NTSC la frequenza è di 14,3 MHz, per il sistema PAL è di 17,7 MHz. Il campionamento dei componenti a definizione standard avviene a 13,5 MHz per il segnale luma, a 6,75 MHz per il segnale chroma sia per il formato 535/60, sia per il formato 625/50.
Classica bobina magnetica o di pellicola col materiale sensibile depositato solo su un lato avvolto verso l’interno del nucleo.
Standard di codifica audio MPEG-2 . Non è compatibile con lo standard MPEG-1.
Lo streaming con bitrate adattivo (ABR) è una tecnica utilizzata per lo streaming di contenuti multimediali su reti di computer. Mentre in passato la maggior parte delle tecnologie di streaming video o audio utilizzava protocolli di streaming come RTP con RTSP, le tecnologie di streaming adattivo di oggi sono quasi esclusivamente basate su HTTP e progettate per funzionare in modo efficiente su grandi reti HTTP distribuite come Internet.
Pellicola o film di soggetto astratto, che tende a creare una rappresentazione delle immagini con finalità poetiche più che narrative (vedi ‘Avanguardia’), con un chiaro culto della forma estetica; anche ‘Absolute Film’.
Adaptive Delta Pulse Code Modulation. Un tipo di Codec in grado di effettuare una compressione 4:1 mantenendo una qualità audio relativamente alta. L’algoritmo ADPCM è abbastanza facilmente implementabile e non richiede grosse risorse di sistema per la codifica e decodifica. Esistono diverse versioni dell’algoritmo ADPCM generalmente disponibili gratuitamente.
Pubblicità, ovvero attrazione indotta verso un prodotto o un servizio di massa per il quale tenta di creare rapporti di intimità nel pubblico per indurlo all’acquisto. Vedi anche ‘Pubbliche Relazioni’.
Automatic Gain Control. Circuito analogico posizionato prima del convertitore A/D nella catena audio. L’apparato essenzialmente monitorizza il segnale e regola dinamicamente lo stadio di ingresso in relazione al livello del segnale entrante. E’ adoperato come sistema di sicurezza per evitare sovraccarichi e distorsioni. Se non utilizzato correttamente può facilmente introdurre perdite in dinamica.
Una serie di regole o processi per risolvere un problema in un numero finito di passaggi.
Genericamente, termine matematico che indica un procedimento che, in un numero finito di passi, permette di giungere a un risultato o risolvere un problema. In campo strettamente audio è il nome che viene dato a tutti i processi numerici coinvolti in un sistema di compressione-dati di tipo digitale. Spesso usato come sinonimo di Codec. L’algoritmo è in pratica una parte di software che viene eseguita da un processore, sia esso generico o dedicato (DSP).
(Proprietary compression algorithm) Un Codec che è stato sviluppato da una compagnia ed è stato mantenuto come prodotto commerciale, anche quando il Codec fa parte integrante di un sistema audio. La natura proprietaria della tecnologia fa sì che è necessario pagare delle royalties per il suo uso. L’altro effetto di una tecnologia proprietaria è che il formato dei dati compressi è un segreto della compagnia, cioè non è basato su uno standard aperto ben documentato. L’utilizzo di un Codec di questo tipo è sempre in accordo con le regole del proprietario della tecnologia.
(Public compression algorithm) La maggior parte delle tecnologie di compressione sono state pubblicate come standard aperti. Ciò significa che non esistono restrizioni nella loro implementazione né royalties da pagare. In ogni caso le più avanzate tecnologie di compressione non sono completamente aperte, in quanto il loro sviluppo è costato ai creatori molto tempo e denaro. P. es. MPEG audio layer 3 esiste come standard aperto ISO ma allo stesso tempo il formato dei dati in quanto tale è limitato da un brevetto software.
Difetti dell’immagine tipicamente causati da un insufficiente campionamento o da una scarsa filtrazione del video digitale. I difetti generalmente si manifestano come seghettature sulle linee diagonali e come scintillii o brillii nei dettagli dell’immagine.
Un prodotto girato completamente in pellicola (beato chi se lo può permettere)
Dal francese ‘allumer’, accendere, ma il suo vero significato è ‘seduttrice’. Una seduttrice, però, sui generis, che stuzzica, provoca, eccita, senza troppo concedere. Anzi, il più delle volte non concede nulla. Attira gli uomini inesperti e quelli troppo esperti, dai sensi ormai intorpiditi, e che solo certi sguardi e certe carezze, certi languori possono risvegliare. A differenza delle altre donne che, appiccato il fuoco, provvedono comunque a spegnerlo, la A. è una piromane che deliberatamente rifiuta idranti. Come difendersi da una simile maliarda? Rispondere non è facile perchè subdole sono le armi cui con calcolata freddezza essa ricorre. La cosa migliore sarebbe non prestare il fianco, e il cuore, alle sue lusinghe facendole capire di avere capito, smascherandola. Se ciò non vi riesce, ignoratela, dedicandovi a chi, dopo avere accese le polveri, si getta sulle fiamme e senza risparmiare sè stessa nè voi, con ogni mezzo lecito e illecito, ma sempre voluttuoso, le soffoca.
(Horn loudspeaker) Altoparlante di grande efficienza che, per la sua particolare conformazione, favorisce la direttività del segnale riprodotto. Il profilo può seguire un disegno parabolico, conico o esponenziale.
(Electrodynamic loudspeaker) Altoparlante costituito da una bobina di filo conduttore avvolto intorno ad un supporto collegato alla membrana e in cui il campo magnetico è ottenuto per mezzo di un elettromagnete percorso da corrente continua.
(Electrostatic loudspeaker) Altoparlante usato per riprodurre le alte frequenze e il cui funzionamento dinamico è prodotto da un campo elettrostatico variabile.
Altoparlante in cui una sottilissima membrana viene posta in movimento da un filo di sezione molto ridotta grazie alla spinta dei molteplici piccoli magneti posti frontalmente e posteriormente ad essa.
(Magnetic loudspeaker) Altoparlante in cui la bobina è imperniata elasticamente nel campo di un magnete permanente e avvolge un’armatura alla quale è solidale la membrana.
(Magnetodynamic loudspeaker) Altoparlante costituito da una bobina di filo conduttore avvolto intorno ad un supporto collegato alla membrana e in cui il campo magnetico è ottenuto per mezzo di un magnete permanente.
Altoparlante in cui la membrana viene posta in vibrazione dall’azione della tensione applicata a una piastrina di cristallo piezoelettrico.
(Amplitude) La misura del livello di un segnale elettrico. Un segnale elettrico rappresentante un suono è descritto in prima analisi come una variazione d’ampiezza in relazione alla frequenza e in funzione del tempo.
(Amplifier) Dispositivo analogico o digitale in grado di incrementare l’ampiezza di un segnale in ingresso e/o la potenza. L’output dell’amplificatore può a questo punto essere inviato al successivo stadio della catena audio (p. es. un convertitore A/D o i monitor). E’ formato da due stadi: preamplificatore e finale di potenza. Quando i due stadi sono riuniti in un’unica apparecchiatura si parla di amplificatore “integrato”.
(Spectrum analyzer) Strumento che consente di visualizzare e misurare grandezze elettriche variabili in frequenza usando una rappresentazione cartesiana. Le variabili sono la frequenza (asse x) e l’ampiezza (asse y). Gli analizzatori di spettro forniscono in tempo reale l’immagine dell’intero spettro audio diviso solitamente per terzi d’ottava. Uno degli utilizzi piùcomuni dell’analizzatore di spettro riguarda la correzione spettrale degli ambienti. Un generatore di rumore rosa fornisce in questo caso il segnale ad un impianto di amplificazione; un microfono rileva il suono che viene così analizzato in rapporto all’ambiente consentendo di intervenire nella correzione spettrale. sexe24
(Analogue) Termine che significa “continuamente variabile”. Una quantità analogica può assumere un qualsiasi valore entro una determinata estensione. In un sistema audio analogico il segnale viene registrato, editato e riprodotto usando esclusivamente apparati analogici come i tradizionali microfoni, amplificatori e altoparlanti. Un segnale analogico ha, in teoria, un numero infinito di variazioni in ampiezza e frequenza. In ogni caso ogni sistema audio ha le sue limitazioni; ciò significa che il segnale audio registrato analogicamente non può mai essere rappresentato in maniera esatta.
Aggettivo che descrive qualsiasi segnale elettrico che varia continuamente in ampiezza, fase o frequenza, in modo che le variazioni del segnale codifichino gli elementi originali della grandezza. Al contrario, un segnale digitale contiene livelli discreti che rappresentano le cifre binarie 0 e 1.
Uscita non codificata di una telecamera, di un videoregistratore ecc, composta dai tre segnali dei colori primari: il verde, il blu e il rosso (GBR) che insieme trasportano tutte le informazioni necessarie per l’immagine. In alcuni formati per i componenti video, questi tre componenti sono stati trasformati nel segnale della luminanza e nei segnali a sottrazione di colore; per esempio: Y, B-Y, R-Y.
Letteralmente, priva di eco. Camera trattata acusticamente in modo molto pesante e tale per cui risulti totalmente priva di qualsiasi riverberazione e completamente isolata dai rumori esterni. La camera anecoica viene utilizzata nei laboratori delle ditte che producono componenti audio per misurarne la risposta in assenza di interferenze ambientali sui diffusori e sui microfoni.
Ciò che segue una procedura di trasmissione non sincronizzata da un clock. Il video digitale non è asincrono perché le informazioni di clock per il campionamento possono essere estratte dalle transizioni del segnale di dati per la decodifica.
(Attenuator) Tipicamente un circuito analogico usato per attenuare di livello un segnale audio sullo stadio di ingresso di un dispositivo. L’attenuatore è adoperato per prevenire fenomeni di distorsione in modo da poter lavorare con un segnale pulito.
Distorsione in un sistema per la trasmissione all’interno del quale i componenti a frequenza più alta non sono trasportati mantenendo la loro originale ampiezza, creando così una possibile perdita della saturazione del colore.
Nome informale per indicare lo standard per l’audio stabilito congiuntamente da Audio Engineering Society e da European Broadcasting Union.
Genericamente quando si parla di audio digitale si fa riferimento a un intero sistema come un PC con scheda sonora, amplificatore, altoparlanti ecc. La differenza fra un segnale audio analogico e uno digitale è che il segnale analogico è una continua variazione del livello nel tempo, mentre un segnale digitale è un’approssimazione discreta della forma d’onda originale, memorizzata come sequenza di valori di sample. Teoricamente quindi un segnale digitale non può mai essere una rappresentazione perfetta dell’originale, anche se per i limiti dell’apparato uditivo umano è molto difficile distinguere l’originale dal segnale digitalizzato se si fa uso di frequenze di campionamento e risoluzioni adeguate. L’audio digitale non può essere ascoltato in quanto tale, dato che è semplicemente una serie di dati digitali rappresentanti la forma d’onda originale. L’audio digitale può invece essere processato in molti modi da un computer, essere visualizzato su schermo, memorizzato su supporto e così via. Al momento dell’ascolto deve essere riconvertito in un segnale analogico.
L’audio digitale è multiplato in un flusso di dati digitali seriali quando si procede all’allocazione per i dati ausiliari.
Un qualsiasi ingresso ad alto livello senza particolari specifiche di connessione.
Autore; 2) un regista dallo stile riconoscibile; anche Metteur en Scène.
Sistema di programmazione automatica di un sintonizzatore televisivo (spesso contenuto in apparecchi tv di fascia alta) che permette di automatizzare la ricerca dei segnali disponibili in quella zona evitando complicate procedure di programmazione manuale. Il riordino ‘soggettivo’ dei canali trovati avviene in una fase secondaria alla ricerca.
Errore di allineamento fra le testine del registratore magnetico e il nastro analogico. Quando si ascolta su un registratore con un errore di azimuth (anche di pochi gradi) un nastro registrato con azimuth corretto il nastro viene riprodotto con una perdita di alte frequenze proporzionale al grado di disallineamento.
Il pannello frontale di una cassa acustica sul quale sono alloggiati gli altoparlanti. Sopra il baffle solitamente è posto un pannello spugnoso o una griglia di protezione.
Comando presente sul preamplificatore o sulla sezione pre di un ampli integrato che ha la funzione di equilibrare il volume di un canale rispetto all’altro nel caso in cui la sorgente sonora risulti sbilanciata a destra o a sinistra.
Per amplificatori di potenza o preamplificatori “a banda estesa” s’intendono tutti quegli apparecchi che utilizzano circuitazioni elettroniche con una elevatissima risposta in frequenza (p. es. da 5 a 150 KHz) atta ad ottenere una maggiore velocità del passaggio del segnale attraverso i circuiti e in generale un miglioramento sonoro nella banda udibile. Questi apparecchi sono anche detti “accoppiati in DC”.
Larghezza di banda, la quantità massima di dati accettata per unità di tempo da un canale, una linea, etc.
Tipo di cassa acustica sul cui baffle è praticata un’apertura in modo da rinforzare le basse frequenze. La risposta in frequenza della cassa è condizionata in modo determinante dalla superficie dell’apertura e dalla larghezza del tubo posto dietro.
Un processo digitale che non lavora in tempo reale si chiama genericamente “processo batch”; esso viene avviato tramite l’esecuzione di un file batch. Un processo batch svolge un qualche tipo di lavoro ripetitivo che non richiede interattività con l’utente e viene quindi svolto in background. Un tipico processo batch in un sistema audio computerizzato potrebbe essere la conversione di formato di un gruppo di files.
bullettin board system, banca dati gestita e solitamente creata da un SYSOP (system operator) che consente di accedere a dati immagazzinati su un server a sua volta in contatto con altre BBS. Tra le aree più gettonate, come per Internet, quelle dedicate alle discussioni di gruppo, forum, conferenze, quelle su cui è possibile pubblicare annunci in genere e quelle che consentono lo scambio di documenti elettronici.
Ripresa effettuata a distanza molto ridotta dal soggetto, usata di solito per mettere in evidenza dettagli estremi del volto.
Diversamente dal bi-wiring, permette di pilotare ogni singolo altoparlante tramite crossover esterno e amplificatore dedicato escludendo del tutto il crossover passivo interno dei diffusori.
Letteralmente “doppio collegamento”; riguarda un particolare, ma molto diffuso, sistema di collegamento dell’amplificatore ai diffusori. In bi-wiring si utilizzano due doppi cavi per ogni diffusore anziché un unico doppio cavo. Tutti i diffusori dotati di doppia morsettiera permettono il bi-wiring. A volte, seppure più raramente, la presenza di una doppia o tripla morsettiera indica che il diffusore consente la bi (o tri)-amplificazione tramite crossover elettronico esterno.
Corrente di polarizzazione utilizzata per la registrazione magnetica o, più raramente, corrente utilizzata nei circuiti elettronici per il funzionamento di alcuni componenti (valvole, transistor). Nel caso più comune si tratta di un segnale di premegnetizzazione di altissima frequenza (intorno ai 100.000 Hz) che viene inviato alla testina di registrazione per generare un campo magnetico in grado di magnetizzare le particelle di ossido lungo una curva lineare preparandole così a ricevere correttamente il segnale audio.
Da binary digit ossia cifra binaria. Unità d’informazione impiegata nei computer digitali e nei sistemi di comunicazione e di numerazione binaria, in grado di assumere due soli valori matematici: “0” e “1”, o due valori logici: “vero” e “falso”. Per avere unità d’informazione significative, i bit si combinano in unità più lunghe dette byte o data word.
Numero di bit nell’unità di tempo. Usato nel contesto della comunicazione digitale indica la velocità di connessione o la velocità dei dati in lettura/scrittura fra due dispositivi, p. es. fra un hard-disk e un lettore DVD. Il bit-rate in questo caso indica la durata del trasferimento dei dati da una macchina all’altra. Usato specificatamente nell’audio digitale indica i bit necessari alla rappresentazione di un evento sonoro. Il bit rate di un file audio compresso fornisce quindi informazioni di tempo. Infatti, se messo in relazione con la larghezza di banda disponibile, permette di calcolare la durata della comunicazione. Inoltre comparando il bit rate di un file audio compresso col suo corrispondente non compresso è possibile stabilire il cosiddetto “rapporto di compressione”, nella forma p. es. 10:1.
Cancellazione o intervallo di soppressione della trama. Nella scansione interlacciata, indica la fase durante la quale il fascio elettronico compie un ritorno orizzontale dopo l’esplorazione di una riga o un ritorno verticale dopo l’esplorazione di un semiquadro. Durante il blanking il fascio non emette informazioni visibili, ma segnali di sincronismo.
Un programma ideato appositamente per indirizzarsi alla più vasta fetta di pubblico possibile.
Tipo di connessione coassiale per cavi di segnale utilizzato in ambito video e più raramente in quello audio amatoriale e semi-professionale. Garantisce un buon contatto e discreta resistenza meccanica.
Abbreviazione di baby N connector. Un connettore per cavi molto utilizzato nel campo televisivo.
Letteralmente “da libreria”, si riferisce al posizionamento di diffusori progettati per poter essere posizionati su ripiani o mensole a muro.
Incremento del segnale, sia in tutto il suo spettro che in parte di esso. In altre parole effettuare un boost significa alzare il livello totale o incrementare determinate frequenze.
Unità di misura della velocità con la quale si trasmettono i dati fra dispositivi di trasmissione/ricezione digitali. Di solito si utilizzano multipli dell’unità (Kbps, Mbps).
Un byte equivale a 8 bit.
o anche Camera Pen, espressione coniata da Alexander Astruc per designare il contenuto artistico di un film quando è simile per flessibilità e varietà alle altre arti tradizionali.
Processo in cui i segnali analogici sono catturati (campionati) per essere misurati.
Termine usato come sinonimo di conversione A/D o digitalizzazione. Nel processo di campionamento, il segnale analogico è convertito in una sequenza di numeri digitali il cui valore in ampiezza dipende dalla risoluzione del sample. Il numero di volte al secondo in cui il segnale viene campionato dipende invece dalla frequenza di campionamento.
Porzione di spazio contenuta in una Inquadratura, riferita soprattutto a una descrizione di luoghi o comunque dove la figura umana è di peso inferiore rispetto agli elementi dello sfondo (in caso contrario, cioè di preminenza della figura umana, in passato si tendeva a impiegare il termine ‘Piano’ mentre oggi campo e piano sono molto spesso impiegati indifferentemente); dipende dall’Ottica usata. E’ legato a ‘Profondità di Campo’ e ‘di Fuoco’.
(headphone), cuffia per controllo audio; 2) contenitore rotondo di metallo per i rulli del film.
Un segnale mono consiste in un solo canale, mentre un segnale stereo ha due canali audio separati. Un singolo file di dati audio può contenere informazioni per uno, due o in alcuni casi più di due canali audio.
Risate inscatolate, spesso aggiunte in post-produzione, dette anche ‘Laughtrack”; colonna sonora di risate sintetiche (e a volte anche applausi), che sottolineano inutilmente i passaggi comici in uno spettacolo televisivo. Forse presuppongono che lo spettatore medio sia del tutto idiota, in quanto incapace di ridere nei momenti giusti, risultano spesso indisponenti e molto spesso fuori luogo.
Tipo di connettore per linee bilanciate di segnale o di potenza per la connessione fra apparecchi professionali. Standard di fatto per gli attacchi microfonici. E’ dotato di un sistema ad innesto con bloccaggio che assicura una perfetta presa del connettore. Il sistema a tre poli separati (left, right e massa) ha una differente configurazione a seconda se il connettore è di origine americana o giapponese. Chiamato anche XLR.
Tappo copriobiettivo in gomma; 2) dispositivo che cancella l’immagine ritenuta dal tubo di ripresa.
Se l’impedenza di carico su cui un amplificatore eroga la sua potenza è reattiva, essa è costituita da vari componenti elettronici come bobine, condensatori e resistenze il cui valore in ohm varia al variare della frequenza e può presentare rotazioni di fase più o meno accentuate. A seconda delle sue caratteristiche costruttive un amplificatore può essere più o meno sensibile al carico reattivo. Alcuni lo sono a tal punto che pilotano con estrema difficoltà i diffusori particolarmente ostici.
Se l’impedenza di carico su cui un amplificatore eroga la sua potenza è resistiva, essa è rappresentata da una resistenza “pura” il cui valore in ohm è stabile al variare della frequenza su cui la potenza dell’amplificatore viene erogata. Un carico resistivo costituisce per l’amplificatore un carico “facile” da pilotare, ma non reale in quanto il carico rappresentato da un diffusore acustico non è mai – salvo qualche rarissima eccezione – puramente resistivo ma reattivo.
Caricatore per nastro magnetico da 1/4 di pollice (la stessa altezza e velocità -19 cm/sec.- di un registratore audio a bobine ‘reel-to-reel’), usato in radio e tv per la messa in onda di comunicati commerciali, sting, jingles e idientificativi di stazione. Il nastro che scorre in esso è continuo e la macchina legge un ‘Segnale di Cue’ che le consente di trovare velocemente la partenza del comunicato stesso. 2) Più in generale, con il termine C. si intende un dispositivo che in un piccolo spazio racchiude mediante artifici tecnici un certo numero di metri di nastro magnetico, sul quale vengono scritte delle informazioni (dati computer, audio, video, segnali telemetrici analogici o qualsiasi altra cosa). Identifica quindi un dispositivo di poco ingombro, asportabile e trasportabile, contenente solamente la meccanica necessaria per il supporto del nastro. Scrittura e lettura sono compito di una macchina, installata presso l’utente, che molto spesso non è trasportabile. In pratica la C. rappresenta un mezzo molto comodo, poco costoso e di grande capacit‡ per lo scambio di informazioni fra vari utenti, o/e per copie di salvataggio o riserva di informazioni.
Lettore e/o registratore di caricatori Nab Cartdridge, detta anche Jingle machine, in cui la cartdridge (simile alle vecchie cassette ‘stereo 8’ e assai diversa dalle ancora attuali ‘Stereo 7’) dispone una sola bobina e il nastro ìendlessî – senza fine – viene avvolto con continuità dall’interno all’esterno della stessa.
1) CONDITIONAL ACCESS SYSTEM: sistema ad accesso condizionato, come una Pay-Tv.
2) COLUMN ADDRESS STROBE che, insieme alla parola di RAS (Row Address Strobe) formano l’insieme logico di indirizzamento all’interno della memoria di alcuni computer; viene utilizzato in tutti i casi in cui il bus degli indirizzi viene multiplexato fra indirizzo di “riga e colonna” per identificare una specifica cella di memoria
In apparecchiature compatibili l’uscita di uno stadio di amplificazione alimenta un input successivo. Il collegamento in cascata fornisce il massimo livello di uscita sommando i guadagni dei singoli canali. Si tratta di una pratica frequente nella catena degli elaboratori del suono (linee di ritardo, riverberi, phaser, ecc.).
La parte del diffusore acustico che supporta gli altoparlanti e che offre al woofer il carico acustico più idoneo al suo funzionamento. Dato però che la cassa è la parte più evidente di un diffusore, la maggior parte delle persone intenda con tale termine indicare appunto l’intero diffusore. I due tipi principali di cassa acustica sono a sospensione pneumatica e a bass reflex.
Termine generico che indica tutti i dispositivi coinvolti nel trattamento del segnale audio in un determinato sistema. Una catena audio completa per la registrazione su PC può ad esempio consistere in microfono, preamplificatore, equalizzatore, compressore, e convertitore A/D. Anche moduli audio dedicati come DSP o sistemi di hard disk recording possono essere visti come appartenenti alla catena audio in senso più ampio. Un altro termine in relazione alla catena audio è “percorso del segnale” (signal path), indicante il percorso che il segnale compie nella catena audio dalla sua generazione all’emissione finale.
Linea di trasmissione con doppini concentrici di conduttori per il trasporto del segnale.
Cavo multiconduttore che trasporta dati paralleli.
Constant Bit Rate Variante della compressione video MPEG nella quale il fattore di compressione rimane costante.
Dispositivo che converte la luce che entra attraverso l’obiettivo in segnali elettrici analogici per catturare un’immagine in formato elettronico. Ha un maggiore assorbimento di energia rispetto al CMOS e richiede un convertitore analogico-digitale separato. Vedere anche “CMOS”.
Comitè Consultatif International des Radiocommunications, Comitato Internazionale di Consulenza sulle Radiocomunicazioni; un ente permanente dell’Unione Telecomunicazioni controllato dall’ONU che si occupa di normalizzazioni e di assegnazioni nei vari settori delle radiocomunicazioni.
Acronimo di Comité Consultatif International en Radiodiffusion ossia Comitato Consultivo Internazionale per la Radiodiffusione. Questo comitato internazionale per la standardizzazione è ora stato sostituito dall’International Telecommunication Union (ITU).
E’ un processore e controller elettronico che gestisce i segnali proventi dalle telecamere ma invia a sua volta alle camere dei segnali di vitale importanza. Tra questi l’alimentazione, l’interfono e il tally. La CCU contiene anche tutti i dispositivi video per la manipolazione del segnale uscente dalla telecamera, nei suoi vari formati (component, rgb, composito, digitale, etc. etc.). Contiene inoltre i dispositivi di sincronizzazione (genlock) e il circuito per fornire al viewfinder della telecamera un video di ritorno (return).
Sistema di memorizzazione dei dati usato sui comuni CD. I dati audio sono memorizzati come sequenza di bit alla frequenza di 44.1 KHz e con una risoluzione di 16 bit. Per “qualità CD” si intende che tutti i componenti della catena audio e il materiale registrato sul supporto seguono questo standard.
Rappresenta uno standard interattivo per un compact disc multimediale – e l’ apposito hardware – creato da Philips e Sony e destinato al mercato Consumer e Didattico. E’ in grado di presentare immagini fisse, in movimento a 25 fotogrammi al secondo, suono, testi ed è compatibile con altri formati CD come quello audio.
Tipo di media che può essere scritto da un CD-Writer. Il CD-R può essere scritto in ogni suo punto solo una volta. L’informazione non può essere sovrascritta o cancellata. In ogni caso è possibile scrivere il disco in più sessioni, durante le quali è possibile cancellare “virtualmente” le vecchie registrazioni, che pur rimanendo sul disco non vengono rilevate in fase di lettura. A seconda del software utilizzato per scrivere il CD-R, il disco può contenere dati in vari formati, p. es. CD-ROM, CD-DA, Photo-CD ecc.
Disco ottico che consente solo di leggere i dati digitali contenuti, fino a 700 milioni di caratteri, in forma di immagini, suoni, testi, musica, filmati e via … riproducendo.
Il dispositivo hardware contenuto nei computer (può essere anche esterno) che consente di leggere i dati registrati nei dischi CD-ROM.
Nuovo tipo di media che permette la riscrittura digitale (fino a centinaia di volte) su supporto a disco. Ciò significa che un disco CD-RW può essere riutilizzato semplicemente cancellando le vecchie informazioni e riscrivendo nel medesimo punto del supporto. Per scrivere su CD-RW deve essere usata un’apposita apparecchiatura, che di solito è in grado di scrivere anche CD-R. Comunque, il tipico lettore CD-ROM di un PC non è in grado di leggere i dischi CD-RW, a causa delle differenti caratteristiche ottiche dei due formati/supporti. I lettori DVD sono invece in grado di leggere i CD-RW.
Periferica che effettua la scrittura dei dati su un CD-R (CD-Recordable) attraverso un sottile raggio laser che brucia la superficie del disco. Può essere un dispositivo interno a un PC o un’apparecchiatura esterna connessa via cavo. Alcuni CD-R possono scrivere su supporto CD-RW.
Letteralmente ‘imbrogliare’, in gergo tv significa angolare un oggetto o soggetto in favore di una camera.
Tecnica pittorica che utilizza l’uso combinato di luce e ombra, o la composizione di elementi in luce e in ombra, di cui subito il cinema si è appropriato.
Impiegata solo sui componenti dei sistemi audio di categoria elevata, consente di difendere dalla resistenza di contatto i segnali in bassa frequenza. Il principio di funzionamento è semplice: dal momento che i metalli tendono a ossidarsi per combinazione di fattori ambientali, l’ossido di un qualsiasi metallo è in genere un buon isolante; questo _ un fattore di rischio per delle connessioni elettriche. Si procede quindi alla ricopertura del contatto con una sottile pellicola d’oro (questo in base al principio che l’oro è uno dei pochi metalli che difficilmente viene intaccato da agenti esterni e quindi è difficilmente ossidabile. Il tutto avrebbe ancor più valore se il connettore venisse collegato a mai pi_ scollegato. Nel caso di patch panel o simili dispositivi, a causa nella continua azione di inserimento e disinserimento, a causa di strofinio e attrito la leggera pellicola dorata viene rimossa facilmente lasciando scoperto del materiale “grezzo” in lega di bronzo o rame che si ossida immediatamente. In generale l’oro ha caratteristiche elettriche peggiori del rame, tuttavia anche se la resistenza di contatto (contatto resistivo) è maggiore di un analogo in rame, tale resistenza rimane constante nel tempo (fatte salve le considerazioni fatte sopra).
Processo per il controllo della sostituzione di parte dell’immagine video con una seconda immagine. Il segnale di controllo è sviluppato a partire dalle caratteristiche della crominanza del segnale video.
Bande laterali della sottoportante modulata per il segnale video composto. Termine utilizzato anche per descrivere i segnali a sottrazione di colore in un sistema a componenti ossia quei segnali che trasportano le informazioni circa la tonalità (quale colore) e la saturazione (quanto colore) in ciascun pixel.
MULTIPLEXED ANALOG COMPONENTS: Multiplex a divisione di tempo delle componenti analogiche; D2 sta per codifica suono-dati duobinaria dove 00=0 ;01 e 10=1; 11=2 a differenza di un binario puro si hanno quindi tre livelli. Questo standard europeo per le trasmissioni via cavo e satellite richiede un decoder esterno o interno allapparecchio tv, e presenta caratteristiche tecniche migliori degli standard precedenti come PAL e SECAM, veicola suono stereo digitale con diversi canali audio contemporanei per commenti in varie lingue. Limmagine è composta sempre da 625 linee orizzontali ma, risulta decisamente più qualitativa dei sistemi suddetti, storicamente molto datati. A differenza dei sistemi precedenti detti anche fdm “frequency division multiplexer” il mac e’ un sistema tdm time division multiplexer questo significa che le varie componenti sync, audio e video sono multiplexate sul canale di trasmissione in funzione del tempo, per cui i segnali r-y, b-y, y (componenti colore e luminanza) non vengono mai miscelati insieme su frequenze portanti differenti, ma restano sempre separati. Questo comporta una decodifica che non contiene tutti gli effetti negativi di cross color e altre anomalie dovute alla decodifica pal.
Termine usato per indicare la capacità di percepire un segnale (microfono) o di emetterlo (altoparlante) da o verso una direzione con maggiore o minore sensibilità ed entro un maggiore o minore angolo di dispersione.
Nel marzo 2006 il gruppo DVB ha deciso di studiare delle nuove opzioni per uno standard DVB-T migliorato, tanto che nel giugno del 2006 è stato creato il gruppo di studio TM-T2 (Technical Module on Next Generation DVB-T, modulo tecnico sul DVB-T di prossima generazione) all’interno del gruppo DVB, al fine di sviluppare uno schema di modulazione avanzato che avrebbe potuto essere adottato da uno standard televisivo digitale terrestre di seconda generazione, da chiamarsi DVB-T2. In base ai requisiti commerciali e tecnologici proposti nell’aprile del 2007, la prima fase del DVB-T2 sarà destinata a fornire la miglior ricezione possibile a ricevitori stazionari (fissi) e portatili (cioè unità trasportabili, ma non completamente mobili) usando gli apparati d’antenna attuali, mentre una seconda e terza fase studieranno metodi per raggiungere bit rate più alte (con nuovi tipi d’antenna) e il problema dei ricevitori mobili. Il nuovo sistema sarebbe in grado di fornire un aumento minimo del 30% in termini di bit rate utile, a pari condizioni di canale trasmissivo usato per il DVB-T. Le tecnologie utilizzate saranno, a grandi linee, le seguenti: * Codici a correzione d’errore di tipo LDPC/BCH, in accordo con quanto già avviene nello standard satellitare DVB-S2 * Opzione di utilizzo di sistemi MIMO o a diversità d’antenna * Metodiche per ridurre la potenza di picco irradiata all’antenna trasmittente * Più di 8000 portanti: 16.000 e 32.000 portanti permetteranno di minimizzare l’overhead di prefisso ciclico su reti a frequenza singola (nei documenti citati si prospetta un incremento del 50% in termini di bit rate) * Stima del canale migliorata e utilizzo di un numero inferiore di portanti pilota * Aumento del 30% nella distanza tra ripetitori di reti a frequenza singola * Codifica e modulazioni variabili * Multiplazione flessibile che permetterà più transport stream in contemporanea e un incapsulamento dei pacchetti di protocollo IP * I nuovi ricevitori DVB-T2 dovrebbero essere in grado di ricevere segnali DVB-T, ma la cosa opposta non è possibile a causa delle grandi differenze a livello hardware
Elaboratore di segnale che opera nel dominio del tempo. Affinché le ripetizioni siano chiaramente percepibili, la distanza fra di esse deve essere superiore a 1/10 di secondo, altrimenti si produrrà un effetto di riverbero. Su un delay è possibile regolare il livello del segnale ritardato e il numero di ripetizioni.
(da Wikipedia) L’edge computing è un modello di calcolo distribuito nel quale l’elaborazione dei dati avviene il più vicino possibile a dove i dati vengono generati.
Con il termine in lingua inglese edge computing (in lingua italiana elaborazione al margine), si contrappone l’elaborazione al margine della rete con quella centralizzata tipica del cloud computing.
L’elaborazione dei dati in prossimità del luogo in cui vengono generati porta considerevoli vantaggi in termini di latenza di elaborazione, riduzione di traffico dati e maggior resilienza in caso di interruzione nella connessione dati.
Questo modello computazionale è adottato nelle cosiddetto Internet delle cose, in quanto permette di elaborare grosse quantità di dati prodotti localmente ed eventualmente inviare a sistemi remoti una loro elaborazione molto più compatta. L’edge computing può anche essere sfruttato in architetture quali quella del 5G per fornire ai dispositivi connessi servizi locali con risposte in tempo reale, difficilmente realizzabili con architetture cloud.
Dissolvenza, effetto che lega due immagini in sequenza e che produce un senso di lettura del testo così creato; ve ne sono di diversi tipi, in apertura, in chiusura, da nero, a nero; la più famosa è quella incrociata, “crossfade”, che se usata correttamente (cioè senza fratture intenzionali di senso) allude a un evidente iato temporale, cioè un passaggio di tempo o di luogo.
Gb, unità di misura numerica pari a 1024 Mb (megabyte).
Genericamente, termine che descrive il processo attraverso il quale un sistema computerizzato registra un segnale analogico e lo memorizza su hard disk per uso differito. Il sistema può utilizzare hardware audio standard o appositi dispositivi. Un sistema HDR fornisce per lo meno la possibilità di visualizzare l’audio come forma d’onda sul monitor per un editing di tipo non-distruttivo. Molti sistemi permettono di lavorare su molte tracce audio (anche contemporaneamente), il che li rende l’ideale per il lavoro in studio di registrazione.
Contrazione di Input/Output. Il termine può identificare le connessioni fisiche di un dispositivo, l’interfaccia logica di un’unita, o infine un sistema che permette l’ingresso e l’uscita dei segnali o di altri dati.
1) Quando vengono intenzionalmente trasmessi rumori e disturbi per interferire con il segnale di una stazione radio o tv. 2) indica anche dei problemi di mal funzionamento di una macchina o di un nastro che si incastra e si attorciglia in modo imprevedibile.
Unità di misura di ogni sorgente luminosa e quindi anche della “Temperatura Colore”, espressa in gradi. Si tratta di una unità di misura della temperatura assoluta: posto il suo riferimento a 0 gradi Kelvin in corrispondenza della assoluta mancanza di energia – e quindi in assenza di agitazione termica delle molecole che compongono un corpo – in tale stato esso non emette alcun tipo di radiazione (corpo nero) lo zero gradi kelvin corrisponde a -273,xx gradi celsius
Local Area Network, area locale di computer organizzati in rete affinché gli utenti condividano le informazioni disponibili da qualunque postazione. Uno dei numerosi esempi in area broadcast è la redazione delle notizie che può accedere a un server comune di magazzino di consultazione sia per testi che per immagini, in modo che tutti gli utenti siano informati in tempo reale su quello che succede e possano attingere a immagini di repertorio e appena girate, con facilità e velocità senza precedenti.
La tecnologia magneto-ottica è usata su alcuni dispositivi di memorizzazione come i MiniDisc o i drives Jaz o Zip dei PC. I CD e DVD riscrivibili lavorano su un principio simile al magneto-ottico. Il disco ottico fa uso di una combinazione di tecnologia di testine laser e di magnetismo per memorizzare informazioni digitalmente. Durante la registrazione il laser riscalda uno strato magnetico che viene polarizzato e pertanto su di esso avviene la registrazione. Quando il laser viene disapplicato le particelle magnetiche si raffreddano e restano fissate indelebilmente. Se è necessario riregistrare o cancellare una sezione del disco il laser riscalda di nuovo le particelle magnetiche mettendole in grado di registrare ancora e il procedimento viene ripetuto.
La realtà mista (mR) è la fusione di mondi reali e virtuali per produrre nuovi ambienti e visualizzazioni, in cui oggetti fisici e digitali coesistono e interagiscono in tempo reale. La realtà mista non si svolge esclusivamente né nel mondo fisico né nel mondo virtuale, ma è un ibrido di realtà aumentata e realtà virtuale.
Per fare la differenza: la realtà aumentata si svolge nel mondo fisico, con informazioni o oggetti aggiunti virtualmente come una sovrapposizione; la realtà virtuale immerge in un mondo completamente virtuale senza l’intervento del mondo fisico.
Un MVPD è un servizio che distribuisce o fornisce più canali televisivi. Ad esempio, provider negli Stati Uniti come Comcast, DISH, DirecTV o Verizon, AT&T. Questi servizi operano su un modello MVPD e forniscono diversi canali televisivi come parte di un pacchetto a cui il cliente si abbona
Un vecchio tipo di tubo da ripresa impiegato su telecamere amatoriali che si distingueva per una buona sensibilità (10 Lux ) e definizione di immagine.
OXIGEN FREE HIGH CONDUCTIVITY CABLE Un cavo di classe, ad alta conduttività, che si distingue proprio per la sua conduttività del 101% superiore al rame tradizionale
PHASE ALTERNATION LINE Sistema a linee a fase alternata; standard televisivo a colori nativo della Germania basato su 50 semicampi (field) e 625 linee al secondo , sottoportanti di colore modulate in quadratura e commutazione di fase da una linea alla successiva. E’ assai diffuso in Europa, a eccezione della Francia e in alcuni paesi in Sud Africa e Sud America dove è impiegato il SECAM.
Il processo tramite il quale un livello in ampiezza analogico è convertito in un valore digitale. Il segnale analogico può avere per sua natura infiniti valori in ampiezza mentre il segnale digitale può assumere un limitato range di valori, p. es. da 0 a 32767. Sweetie massage chick getting fucked Horny Alexis Ford is into hardcore buggering Stepteen Anya Olsen licks stepmom Reagan Darling is tempting fellow with her tits Roxy Raye stretches her anus with a metal speculum and receives an anal reaming Kinky whore Melany loves big stuff in her pussy Cute and Tiny Blonde Halle nugget porn Whore wife Jodi West getting fucked by next door guy Ralph Long Chick receives both of her lusty fuck holes fucked Frisky blonde Kayla Green felt hard cock in her tight ass hole Independence fuck with freedom babe Phoenix Marie Playful bitches Rowan and Lorna try their new toys
La linearità di comportamento in termini di variazione di livello in relazione a un range di frequenza. Si esprime in +/- dB; maggiore è il valore minore è la linearità. P. es. una risposta in frequenza da 20 a 20.000 Hz +/- 2dB indica che la risposta varia – in corrispondenza di certe frequenze non specificate comprese fra 20 e 20.000 Hz – al massimo di 2 dB in più o in meno rispetto alla massima linearità (+/- 0 dB). Play free slot machine games by IGT is here: https://reallybestslots.com/software/igt/ demo IGT, no download, no registration
Standard di comunicazione audio digitale presente ad esempio sui CD players e registratori DAT. Alcune schede sonore offrono l’interfaccia S/PDIF come alternativa agli input/output analogici.
“Software come servizio” – Un servizio di Cloud Computing. In alcuni casi anche Pay Per Use – PPU cioè “pagare per l’uso” è un modello di servizio del software applicativo dove un produttore di software sviluppa, opera (direttamente o tramite terze parti) e gestisce un’applicazione web. Con l’utilizzo di SaaS, il software utilizzato non è installato localmente, ma viene messo a disposizione dei clienti tramite una connessione Internet (previo eventuale abbonamento).
Rete pianificata a livello nazionale che impiega una sola frequenza in tutti i siti di diffusione e che, grazie alle proprietà della tecnologia COFDM, è in grado di comporre positivamente gli echi iso-frequenza che giungano al ricevitore con un ritardo limitato (ovvero, cadano all’interno della finestra di guardia).
Terrestrial – Digital Multimedia Broadcast Supportato o in test da LG Electronics (Corea), Samsung, BT, Deutsche Telekom, SK Telecom, Virgin Mobile e da emittenti DAB. Il servizio è iniziato in Corea del sud nel Dicembre 2005. Appoggiandosi alle infrastrutture DAB esistenti, questo standard ETSI consente di ridurre al minimo i costi di start-up.
UNIONE EUROPEA DI RADIODIFFUSIONE Organismo internazionale, con sede a Ginevra, che sovrintende e rappresenta gli interessi europei sia a livello tecnico che di programmazione. Tutti i compiti vengono eseguiti da gruppi di lavoro selezionati che incaricano a loro volta gruppi di specialisti.
Circuito attivo presente nella maggior parte dei dispositivi di trattamento della dinamica del segnale come compressori, limitatori e noise gates. Il concetto è quello di adattare l’amplificazione del circuito al livello del segnale entrante. Il fattore di guadagno dell’amplificazione varia cioè al variare della tensione in ingresso.
WIDE AREA NETWORK Rete su ampia area, una serie di elaboratori connessi tra loro e che fisicamente non sono presenti nello stesso luogo.
Altoparlante per la riproduzione delle sole frequenze basse, p. es. da 20 a 300 Hz.
1) Effetto indesiderato derivante dalla variazione della velocità di rotazione di un disco o di scorrimento del nastro rispetto alla velocità nominale. Wow identifica variazioni lente e lunghe, flutter rapide e brevi. Il risultato è una fluttuazione e distorsione del suono, tanto più alta quanto più il valore di wow and flutter (espresso in percentuale, p. es. 0.08%) è elevato.
2)Termine che mai alcuno si è sognato di tradurre, allude concretamente e onomatopeicamente alla distorsione generata da apparecchi per la riproduzione perlopiù audio dalle variazioni di velocità di trascinamento dei motori di giradischi, registratori a nastro, a cassetta, telecinema, etc. Il termine, in pratica, indica ‘quanto è perfetto’ il sistema di trascinamento meccanico del nastro (pellicola) o rotazione di un disco (vinile) in pratica dal momento che è impossibile eliminare gli attriti, si pu fare in modo che questi vengano conteggiati nella progettazione di un dispositivo meccanico per un giradischi o un registratore audio (dispositivi analogici). Occorre ricordare che nei dispositivi analogici la velocità di trascinamento deve essere assolutamente identica a quella del dispositivo che ha registrato il brano, se questa é differente e costante avremo variazioni di ìpitchî; se invece le variazioni sono variabili nel tempo con un andamento del tutto casuale – e generalmente inavvertibile – allora si parla di distorsione w&f. I dispositivi digitali sono praticamente immuni da questo difetto, in quanto quello che è registrato su nastro costituisce un insieme di dati numerici assolutamente indipendenti dalla loro velocità di lettura o scrittura. Naturalmente la velocità di lettura deve essere comparabile (superiore) a quella necessaria per decodificare i dati e convertirli in suono.
Un tipo di connettore per l’audio professionale multipolare, tipicamente a tre pin, impiegato su microfoni, e connettori per cavi casse acustiche.
La realtà estesa (XR) è un termine che si riferisce a tutti gli ambienti combinati reali e virtuali e alle interazioni uomo-macchina generate dalla tecnologia informatica e dai dispositivi indossabili.
Panoramica a schiaffo, un movimento molto veloce e voluto della camera sul suo asse orizzontale che crea un particolare effetto visivo di contrapposizione tra le immagini che collega e che indica un passaggio di tempo volutamente sottolineato o una contemporaneità in luoghi differenti.
Carrellata ottica, ottenuta grazie a un obiettivo a focale variabile detto zoom. Malgrado la diffusissima opinione, questo obiettivo non è nato per fare le ‘zoomate’, bensì per consentire di avere a disposizione tutte le focali intermedie tra i due valori nominali (tra grandangolo e tele) e di risparmiare quindi peso – rispetto all’impiego di un certo numero di obiettivi a focale fissa – a discapito di una diminuita risoluzione. In tv, molto più che nel cinema, la carrellata ottica è spessissimo usata per sostituire alla carrellata propria, con differenze evidenti negli effetti, soprattutto nella profondità di campo.
µs – microsecondi = 1 x 10-6 s
2) – Dispositivo hardware (interno o esterno) (ed eventualmente anche software) che consente di leggere delle informazioni codificate secondo un codice definito dal costruttore o da uno standard. Se la codifica viene fatta a scopo di proteggere delle informazioni si realizza un accesso alle stesse solo da parte di una utenza selezionata e quindi permette solo a questi utenti di fruire di un servizio ad accesso condizionato, spesso a pagamento, come una Pay-Tv o una Pay-Per-View-Tv. A esempio, decoder Videocrypt, Eurocrypt, Syster, D2-MAC, HD-MAC, analogico, digitale, etc, etc.
Supportato o in test da ETSI (European Telecommunications Standards Institute), Motorola, Nokia, O2/Aeqiova. Sony Ericsson. Il DVB-H richiede un’alta capacità di rete e ha bisogno di parecchio spettro allocato. Il servizio commerciale è stato lanciato nel 2006 da 3 Italia e Tim in Italia e dai quattro operatori tedeschi in Germania, in occasione del campionato mondiale di calcio. Un ibrido di questo standard, DVB-H+, è in fase di sviluppo per offrire i servizi da satellite.
2) Un pannello piatto, parte della scenografia, composto da una cornice di legno e un frontale liscio e piatto in diversi materiali (tela, compensato, etc.); viene usato per creare pareti, set, o piani verticali.
Supportato o in test da 3GPP (3rd Generation Partnership Project). Servizio di broadcast via reti UMTS che offre, a differenza del digitale terrestre, la possibilità di uplink per i dati di ritorno. Può essere usato sia per la mobile-TV che per servizi “download and play”. Lo sviluppo delle reti e la commercializzazione dei dispositivi sono attesi non prima del 2007; per quasta tecnologia non dovrebbero sorgere problemi di disponibilità di spettro.
Supportato o in test da BSkyB (UK), CNN, Disney, LG Electronics, Samsung, Verizon Wireless. E’ l’unica tecnologia proprietaria sviluppata dalla statunitense Qualcomm. Si tratta di un sistema end-to-end di trasmissione audio e video in streaming o clip. Interessante per i bassi costi di trasmissione.
2) in gergo televisivo britannico designa un mezzo mobile per produzioni esterne, completo di regia audio e video, anche detto OB-Van (Outside Broadcast Van). Più in generale, con il termine scanner si intende un qualsiasi dispositivo che mediante una opportuna tecnica (meccanica, ottica, elettronica, mediante radiazioni di varia natura) è in grado di esplorare una superficie o un corpo (sia superficialmente che in profondità) eseguendo tale esplorazione punto dopo punto con continuit, riportando i dati relativi alla grandezza da misurare (colore, luminosit, temperatura, rugosit, modulazione RF etc. etc.) verso un dispositivo di conversione-elaborazione-memorizzazione o trasmissione.